martedì 24 aprile 2012

QUANDO LA POLITICA E' PICCOLA PICCOLA - Indipendente dal credo o dal colore

Dopo aver scritto questa mattina sull'informazione pilotata in italia colgo spunto da un'articolo di repubblica de L'Espresso di cui lascio il link e metto l'articolo per esteso sotto, per questa nuova ma nemmeno tanto piccola riflessione.

Giustamente lasciamoci distrarre dalle Bourlesque pubblicate da Repubblica (peraltro dello stesso editore dell'espresso) e lasciamo passare le "porcate" e le macchinerie di quest'altro grande politico italiano! Voluto e raccomandato al parlmento da un altro grande politico che si chiama Veltroni!


Dall'articolo dell'Espresso

Calearo, dimissioni bluff

di Paolo Fantauzzi
Passata la bufera, l'imprenditore-deputato ha cambiato idea: non lascerà più, come aveva promesso, lo scranno di Montecitorio. Lo ha 'convinto' Silvano Moffa, ex An, che temeva lo scioglimento del gruppo Popolo e territorio
(23 aprile 2012)
Massimo CalearoMassimo CalearoMassimo Calearo ce l'ha fatta anche stavolta. L'imprenditore vicentino non lascerà lo scranno come aveva annunciato. Ormai manca solo l'ufficialità, che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni con una conferenza stampa. Il segnale in ogni caso è stato lanciato, anche se non lo ha notato quasi nessuno: giovedì scorso l'ex deputato Pd, poi Api, poi Misto e infine Responsabile ha fatto la sua rentrée a Montecitorio dopo settimane di assenza. Giusto in tempo per prendere posto (e farsi vedere) accanto al capogruppo Silvano Moffa, intervenuto in Aula durante il dibatto sul dl fiscale a nome di Popolo e Territorio. Come a dire: sono di nuovo qui, scordatevi pure le dimissioni.

Calearo era finito al centro delle proteste per le parole pronunciate nel corso della trasmissione "La Zanzara" su Radio 24:«Dall'inizio dell'anno alla Camera sono andato solo tre volte»,«Rimango a casa a fare l'imprenditore invece di andare a premere un pulsante, che non serve a niente», «Credo che da questo momento a fine legislatura non ci andrò più», «Con lo stipendio da parlamentare pago il mutuo della casa che ho comprato, da 12 mila euro al mese», «Ho la Porsche con targa slovacca perché come amministratore si possono scaricare tutte le spese, mentre in Italia solo il 50 per cento». Una serie di affermazioni tra il guascone e lo smargiasso costate all'onorevole la furia del web (dov'è sorto perfino il sito Boicotta Calearo), l'attenzione della stampa e una riprovazione pressoché unanime.

Per Calearo si era scomodato perfino Walter Veltroni, che pure lo aveva voluto nel 2008 capolista in Veneto e per l'intera campagna elettorale aveva evitato di pronunciare il nome di Silvio Berlusconi come dimostrazione di superiorità: «Una persona orrenda». Travolto da tanta indignazione, l'imprenditore aveva annunciato l'intenzione di passare la mano: «La settimana prossima vado a Roma dal mio capogruppo e poi me ne torno a casa a fare l'imprenditore» aveva annunciato. Poi però i giorni sono passati, lo scandalo della Lega ha calamitato l'attenzione e Calearo si è sapientemente defilato. Fino all'altro giorno.

Un ruolo decisivo in questa retromarcia lo ha svolto proprio Moffa, approdato fra i Responsabili dopo aver seguito e abbandonato la pattuglia di ex camerati di An passati a Fli. Alla sua terza legislatura, l'ex presidente della Provincia di Roma ha convinto Calearo che non c'era motivo alcuno per dimettersi. Sarebbe stato sufficiente lasciar chiedere pubblicamente scusa, attendere qualche giorno per lasciar passare la bufera, magari aspettare un nuovo "caso" e nessuno avrebbe più chiesto la sua testa. E così è stato.

«Calearo è una persona molto seria e sa da solo come comportarsi. Ci siamo sentiti per telefono e gli ho solo detto di riflettere, invitandolo a continuare a svolgere la sua funzione di parlamentare. Niente di particolare» si schermisce il capogruppo Moffa. Parole tutt'altro che disinteressate, le sue, visto che con la defezione dell'imprenditore il gruppo di Popolo e Territorio sarebbe sceso a quota 22 deputati, a rischio scioglimento.

Se fino a fine legislatura Calearo potrà dunque pagare senza patemi il mutuo della sua grande casa, l'imprenditore in questi giorni ha anche un altro motivo di soddisfazione. A quanto risulta a' l'Espresso', infatti, nelle scorse settimane il suo gruppo ha acquistato l'80 per cento della Telefunken: da semplice distributore per l'Italia dei navigatori e sistemi gps della società, Calearo ha prima esteso il suo ruolo a tutti i Paesi del sud Europa fino a puntare al cuore dell'azienda stessa. L'annuncio ufficiale è atteso a giorni. Raggiante, pare che l'imprenditore vada ripetendo in questi giorni a chiunque gli capiti a tiro: «Ci sono imprese tedesche che comprano quelle italiane, ma anche qualche impresa italiana che compra quelle tedesche».

Adesso, con l'accresciuta mole di lavoro dove troverà il tempo per volare a Roma a 'schiacciare pulsanti'?

In conclusione scrivo che i nostri politici o forse meglio politicanti restano lì, perchè approfittano degli umori degli Italiani! Sanno cogliere il vento. Sanno come passare inosservati, fare uscite ad effetto e nella migliore tradizione politica (sempre con la "p" minuscola) italiana non avere nessuna dignità! Ma in questo sono tutti uguali! Non ne scappa nessuno! Onestamente vorrei sapere se il senatore che ha lasciato l'Idv per contrasto con il suo partito sulla fiducia a Monti (voleva votare si) si è poi veramente dimesso o come al solito lo ha sempre e solo annunciato! Ma purtroppo qui l'informazione non ci aiuta e se ci aiuta lo fa poco! Quello che importa è distrarre le persone dai veri fatti e dalle cose serie riportando in auge cose fritte e rifritte! Ma come diceva Freddy Mercury nella sua canzone "The show must go on"!

ARMI DI DISTRAZIONE DI MASSA - L'Informazione ieri, oggi e domani!

L’Italia va a rotoli, lo spread torna a livelli impossibili, il potere d’acquisto di salari e stipendi è tornato al 1985, praticamente non vale più nulla! Le persone si suicidano alla media di 1 al giorno! La disoccupazione aumenta! Le tasse e le imposte oltre che le occulte ci travolgono! C’è il problema degli esodati, creato con una riforma delle pensioni tanto iniqua quanto inutile ed incapace! C’è la riforma del lavoro che è peggio di quella esistente e peggio di quella delle pensioni!
Il nostro Governo di Tecnici senza bacchetta magica ma dalle grandi Balle spaziali ne combina una peggio dell’altra, i partiti cambiano nome ed i politici sono sempre gli stessi oltre che più incapaci ed inconsapevoli di quello che dicono – Vedi la Colli che ha detto per difendere l’indifendibile Formigoni chi non si è mai fatto una vacanza in barca? Io e come me milioni di persone no! Ma tant’è!
Le borse stanno cercando in tutti i modi di truccare ed orientare a loro piacimento le “libere” elezioni Francesi! In tutto questo i più autorevoli quotidiani Italiani, Repubblica in primis, che fanno? Ti schiaffano senza pudore in prima pagina le “bourlesque” di Berlusconi!
Non informano su tutto quanto scritto prima, anzi lo fanno, ma in trafiletti di seconda, in prima ti mettono informazioni da peggiore giornale e settimanale scandalistico!
Dalla serie diamo alle genti quello che manca, il circo, lo sfogo, la distrazione! Diamo modo alle genti di distrarsi dai reali problemi del Paese e dell’Europa, facciamoli tornare a distrarre e parlare del mai dimentico e tramontato Silvio! Così (le genti) pensano a parlar male di lui e dei suoi festini e si dimenticano di pensare al fatto che non hanno presente e futuro!
Cosa non si farebbe pur di proteggere lo Status Quo!
Pur di non ammettere il fallimento in cui ci troviamo! Pur di non dare una informazione quanto meno equilibrata ed equidistante! Pur di non ammettere (i quotidiani in questo caso) abbiamo fallito nelle lodi ingiustificate al “Sobrio Loden al quale stringe la mano Obama (cit.)”!
Cosa non si userebbe pur di non dimostrare il totale quanto evidente fallimento della politica di Mario Monti, del suo governo e della politica tutta! Ovviamente politica sempre con la “p” minuscola! Perché quella con la “P” maiuscola in Italia è andata perduta da almeno il 1985! Come il potere di acquisto dei già citati salari e stipendi!
Ma questa è l’informazione in Italia!
In Italia - per quanto possa essere seguito ed autorevole un quotidiano - non si informa, non si da e fa informazione! Si distrae!
E poi ci si lamenta se in base alle statistiche siamo intorno al 75esimo posto in quanto a libertà di stampa e di informazione!
E poi ci si lamenta se in Italia le cose non cambiano!
Con questa informazione, con questa stampa, e con questa voglia di riportare Berlusconi sempre in auge per non pensare ai veri problemi che affliggono il Paese e di rimando tutti noi le cose sicuramente non cambiano!

N. b.

Se non fosse chiaro la mia non è una difesa a Berlusconi, di cui e del quale non me ne importa più nulla da tempo! Ho smesso di pensare a lui dal 16 novembre ovvero da quando si è stanziato il nuovo governo che da allora seguo con attenzione, pur sempre conscio dei problemi del passato, ma vedo quello che combina la politica di oggi e non solo di ieri! “Tu sei il male io sono la cura” lo diceva Sylvester Stallone in “Cobra”! E foss’anche il precedente governo l’origine di tutti i mali, quello attuale non è sicuramente la cura! Visti i risultati!
Perché se è vero che il passato ci insegna a non incorrere negli stessi errori (quando lo fa), è anche vero che non si vive al passato, ma al presente. E partendo dal presente, quindi dall’oggi, si costruisce il futuro!